Per non dimenticarsi di essere uomini

Ho inaugurato questo blog con uno scritto di Ettore Sottsass, designer triestino, artista, poeta e maestro, e credo di fare cosa buona e giusta aggiornando questa pagina con un altro estratto dei suoi illuminanti pensieri.

“Il ramo di gerani rosa che il miserabile accattone dell’isola di Sant’Antioco ha piantato sopra l’ingresso bianco di calce della grotta che è la sua abitazione, è una specie di avvertimento: l’architettura può essere fatta di poco, di molto poco, purché questo poco sia tutto quello che gli uomini devono avere per non dimenticarsi di essere uomini e niente altro. Niente altro che questo. Questo poco o questo tanto se volete, non sta scritto da nessuna parte, perché è amore degli uomini per se stessi e per i loro simili, per gli animali e per la luce del sole, per la luce della pioggia, per la terra, l’acqua e così per tutte le cose.

Certo nella grotta del miserabile abitante dell’isola di Sant’Antioco non c’è quasi niente di quello che un uomo può chiedere per il rispetto di se stesso, ma c’è una pianta di gerani rosa come un disperato avvertimento a tutti: questo avvertimento significa gentilezza, tenerezza e serenità. È un avvertimento che arriva fino a noi, incastrati in una civiltà che non è ancora cosciente di se stessa, dentro diritte strade di asfalto e torvi rioni di case nelle quali certamente c’è meno rispetto per l’uomo che nelle grotte di Sant’ Antioco.”

(testo: Ettore Sottsass, Architettura popolare, 1950
foto: http://guost.deviantart.com/art/zylem-23163130)

Un commento

  1. la società è cambiata troppo repentinamente negli ultimi decenni per avere coscienza di quello che è diventata.. eppure c’è sempre da qualche parte un fragile geranio che tenta di aiutarci.
    molto bello! 🙂

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