Trieste. The city of Nowhere

Trieste deve esserti la nuova Venezia. Brucia i boschi e vieni con me. (S. Slataper, Il mio Carso, 1912)

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There are many cities in the world that are made for painters and painting; there are cities for filmmakers, for music, for ballet. But there are no particular cities for writers and poets; the occupation is too solitary, its audience too amorphous. Or perhaps there is one, this one, Trieste — a city made for talking, thinking, writing, wandering. A city for storytellers and makers of verse.

(Jim Lewis)

Ci sono molte città nel mondo che sono fatte per i pittori e per la pittura, ci sono le città per i registi, per la musica, per il ballo. Ma non ci sono città particolari per scrittori e poeti, l’occupazione è troppo solitaria, il suo pubblico troppo eterogeneo. O forse ce n’è una, questa, Trieste – una città fatta per parlare, pensare, scrivere, vagabondare. Una città per i narratori di storie e per gli autori di versi.

Trieste Stella Marega

Trieste Stella Marega

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Stella Marega Trieste

Stella Marega Trieste

There are people everywhere who form a Fourth World, a diaspora of their own. They come in all colours. They can be Christians or Hindus or Muslims or Jews or pagans or atheists. They can be young or old, men or women, soldiers or pacifists, rich or poor. They may be  patriots, but they are never chauvinistic. They share with each other, across all the nations, common values of humour and understanding. When  you are among them you know you will not be mocked or resented, because  they will not care about your race, your faith, your sex or your nationality, and they suffer fools if not gladly, at least  sympathetically. They laugh easily. They are easily grateful. They are not inhibited by fashion, public opinion or political correctness. They  are exiles in their own communities, because they are always in a  minority, but they form a mighty nation, if only they knew it. It is the nation of nowhere, and I have come to think that its natural capital is Trieste.

(Jan Morris)

Ci sono persone in tutto il mondo che costituiscono un quarto mondo, una diaspora di loro stessi. Sono di tutti i colori. Possono essere cristiani o indù o musulmani o ebrei o pagani o atei. Possono essere giovani o vecchi, uomini o donne, soldati e pacifisti, ricchi o poveri. Possono essere patrioti, ma non sciovinisti. Condividono con l’altro, in tutte le nazioni, i valori comuni dell’umorismo e della comprensione. Quando sei in mezzo a loro sai che non sarai preso in giro o infastidito, perché non importa la tua razza, la tua fede, il tuo sesso o la tua nazionalità, perchè loro ci resteranno male se non sei felice. Ridono facilmente. Sono facilmente grati. Non sono condizionati dalla moda, dall’opinione pubblica o dal ‘politicamente corretto’. Sono esuli nelle loro comunità, perché sono sempre in minoranza, ma formano una nazione potente, se solo lo sapessero! E’ la nazione che non esiste in nessun luogo, e sono arrivato a pensare che la sua capitale naturale è Trieste.

Stella Marega Trieste

“…bisogna sedersi a un tavolino del Caffè Tommaseo, a due passi dal palazzo della sede giuliana, e aspettare. In breve tempo chiunque si accorge di essere precipitato in un’altra dimensione, una specie di universo parallelo nel quale le cose non accadono ma sono già sempre accadute. (…) Questa sensazione di alterità radicale rispetto alle coordinate comuni dello spazio e del tempo, una sensazione fisica facilmente avvertibile se ci si sofferma un istante a fiutare l’aria intorno, è il vero tratto mitteleuropeo di questa città. Prima del multiculturalismo, prima della sua eccentricità e della varietà linguistica, prima delle sue controverse biografie scritte da destra e da sinistra, da est e da ovest, prima di ogni cosa, Trieste è mitteleuropea perché è metafisica. In altre parole, non esiste.”

(Mauro Covacich)

Stella Marega Trieste

(Photos by me)

Eternal city. Review: Trieste and the Meaning of Nowhere, Jan Morris:

http://www.guardian.co.uk/books/2001/oct/20/travel.travelbooks

Elegy on the Adriatic, NYTimes by Jim Lewis:

http://tmagazine.blogs.nytimes.com/2011/03/25/elegy-on-the-adriatic/

Trieste, universo parallelo dove tutto è già accaduto, Mauro Covacich:

http://archiviostorico.corriere.it/2011/aprile/08/Trieste_universo_parallelo_dove_tutto_co_9_110408026.shtml

Trieste è al primo posto in:

http://www.lonelyplanetitalia.it/articoli/10-luoghi-del-mondo-poco-celebrati

5 commenti

    • Non è una città molto “turistica”… tanto che ho letto di diversi visitatori rimasti un pò perplessi… Ma quando verrai a vedere i luoghi della Grande Guerra potrai fare un passaggio anche a Trieste, poi giudicherai tu!

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